TEVA e ARET, che svolgono servizi di igiene ambientale in territori vicini, mi incaricarono di studiare un progetto di aggregazione industriale e finanziaria delle due società.
Sin dall’avvio dello studio del progetto di aggregazione il management di TEVA mi informò riguardo alle sue preoccupazioni e alle istanze del proprio territorio.
Studiando la struttura operativa delle due società e le diverse opzioni consentite dall’ordinamento vigente, cercai quindi di definire una soluzione vantaggiosa per entrambe le società che potesse tutelare in particolare gli interessi di TEVA e del suo territorio.

La soluzione individuata prevedeva la costituzione di una società di scopo in cui conferire esclusivamente i rami di azienda dell’igiene ambientale delle due società, il cui perimetro doveva essere puntualmente definito in sede di Due Diligence, tenendo conto della loro efficienza e della loro capacità di produrre valore.
Sulla base di quanto riuscii a verificare, a esito del conferimento sarebbe dovuto nascere un soggetto in cui le quote di partecipazione rispettive dei soci di TEVA e di ARET fossero piuttosto equilibrate e i cui meccanismi di governance avrebbero consentito di salvaguardare alcuni specifici interessi.

Per come era stato proposto, il progetto di integrazione delle due realtà sarebbe stato in grado di creare il più grande e integrato operatore pubblico di igiene ambientale della regione, completamente autosufficiente per le attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel proprio territorio e in grado di produrre sinergie operative comprese tra 5 e 10 milioni di euro all’anno.

Il progetto è ancora in corso ed è in attesa del via libero definitivo dei rispettivi organi di controllo, che hanno comunque già espresso un parere favorevole.
Un operatore forte e autorevole può influire in modo importante sulle scelte di programmazione regionale nel settore dell’igiene ambientale a vantaggio del proprio territorio e gestire con maggiore efficacia i rapporti con l’Autorità di Regolazione e Controllo (ARERA) che, con ogni probabilità, introdurrà regolamenti operativi e tariffari articolati.

Nel corso della mia esperienza professionale ho avuto modo di studiare in profondità il mercato dei rifiuti e di analizzare molte realtà pubbliche e private operanti nel settore.
Per questo ho speso tutta la mia energia e la credibilità a favore dell’operazione proposta che, mi auguro, dovrebbe contare sul sostegno di tutti i soci e di un quanto mai opportuno indirizzo in sede di strutturazione.
Pensando al futuro è infatti opportuno riflettere sul ruolo centrale che giocano le aziende pubbliche e private concessionarie dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nel garantire un servizio efficiente e un’opportuna autonomia dei territori rispetto al recupero e smaltimento dei rifiuti prodotti.

La continuità degli affidamenti, accompagnata da nuovi meccanismi di calcolo delle tariffe, consentirà di programmare i necessari investimenti in tutta la filiera, dalla raccolta allo smaltimento. Le infrastrutture disponibili potranno essere utilizzate vantaggiosamente anche per rifiuti speciali appartenenti ad altre filiere, il tutto a vantaggio del territorio.
Nel settore dei rifiuti opera attualmente una molteplicità di soggetti per questo vi è ampio spazio per operare alleanze, associazioni, fusioni e acquisizioni, a vantaggio di una maggiore efficienza e stabilità del sistema e del mercato.

Categories:

Tags: